Perché l’amore “litigarello” può fare del male alla coppia?
Nel nostro immaginario l’amore ideale potrebbe tradursi in una coppia che “funziona”, affiatata, stabile nel tempo, immune alla separazione. Ma esistono coppie che convivono stabilmente...
Nel mio metodo di lavoro, ovvero nel mio modo personale di interpretare la psicoterapia e di praticarla nel mio studio professionale, applico gli insegnamenti della psicoanalisi.
In altri termini, credo molto in quello che un poeta inglese una volta scrisse riguardo al potere della parola (e dunque dell’ascolto di essa):
“Curati dei tuoi pensieri; diventeranno parole. Curati delle tue parole; diventeranno azioni”
La cura che propongo ogni giorno ai miei pazienti si basa sull’ascolto attento e senza giudizio delle loro parole, e sulla fiducia verso il potere che queste parole hanno di cambiare le loro vite.
Nella prima seduta di consultazione tento, assieme al paziente (l’adulto, l’adolescente, la coppia coniugale o genitoriale), di capire perché ha deciso di rivolgersi ad uno psicologo, che cosa potrebbe averlo portato a cercarmi, che cosa si aspetta da me.
È una primissima fase, quindi, di conoscenza reciproca, nella quale il paziente da un lato può provare a dare un primo significato alla propria domanda di aiuto (qual è la situazione di crisi che sta vivendo adesso? Da quanto tempo si sente così? Cosa fa per affrontarla? Che tipo di bisogni afferma o vorrebbe affermare?) e dall’altro lato può capire se e quanto si sente a proprio agio nell’affrontare questo compito nel rapporto con me.
Richiedi un consultoSe il paziente capisce di sentirsi sufficientemente al sicuro nel prendersi assieme a me uno spazio di ascolto propongo di andare avanti e concordo con lui un numero adeguato di incontri settimanali (di solito non più di tre/ quattro) di consultazione psicologica.
Lo scopo dei colloqui di consultazione è quello di collocare la richiesta di cura del paziente all’interno di un percorso storico. Secondo la psicoanalisi contemporanea infatti i bisogni, i disagi, le crisi del presente si prendono adeguatamente in carico se vengono altrettanto adeguatamente “compresi”. Devono essere, in altri termini, calati nel contesto di significato più ampio della personalità del paziente e della storia che l’ha costruita.
Per questo motivo in questi colloqui tento di porre ai miei pazienti diverse domande per cercare di capire:
Al termine della fase di consultazione, si apre un confronto con il paziente su quello che avremo capito “assieme” di lui e delle sue problematiche. Va da sé che questo confronto sia di fondamentale importanza nel valutare quello di cui ha bisogno davvero il paziente e nel definire di conseguenza la tipologia di percorso a lui più funzionale (è più utile un percorso di sostegno psicologico? Oppure una psicoterapia a breve termine? Oppure una psicoterapia a lungo termine?)
Quale che sia il tipo percorso scelto assieme al paziente, esso pur sempre troverà nei principi della psicoanalisi la principale fonte di ispirazione. Questo significa che si darà ampio spazio alla comprensione “profonda” delle esperienze che i pazienti mettono in campo sia nel rapporto con lo psicologo, sia nel rapporto con le altre figure della loro vita.
È la conoscenza di se stessi (anche attraverso il rapporto con gli altri) il più potente strumento di cambiamento.
ContattamiGli obbiettivi di una psicoterapia e/o di una psicoanalisi variano da paziente a paziente ed è difficile descriverli a priori. In linea molto teorica e generale cerco sempre di collaborare assieme ai miei pazienti affinché loro:
Su diversi aspetti. In linea molto teorica riguardano principalmente due dimensioni:
Soprattutto, ma non solo, quelli inconsci. Infatti secondo l’approccio psicoanalitico la mente umana, la personalità e i sintomi psicopatologici si basano su fenomeni prevalentemente inconsci, al di fuori della consapevolezza o poco accessibili ad essa.
No. Ai miei pazienti propongo di penetrare nella loro mente in profondità. Ma per fare questo cerco assieme a loro di concentrarmi su tanti altri aspetti oltre a quelli non consapevoli. Per la stessa psicoanalisi infatti la vita mentale non è solo quella inconscia. La mente è un fenomeno complesso e multisfaccettato. Perciò come psicoanalista mi interrogo su diverse cose. Per esempio:
Gli obbiettivi di una psicoterapia e/o di una psicoanalisi variano da paziente a paziente ed è difficile descriverli a priori. In linea molto teorica e generale cerco sempre di collaborare assieme ai miei pazienti affinché loro:
a) sviluppino un contatto più autentico con se stessi, con le parti più profonde ed inconsce di sé (sentimenti, fantasie, impulsi, desideri, paure) quale che sia il loro contenuto, il loro carico di angoscia. L’obiettivo di una psicoanalisi è infatti il raggiungimento nei pazienti di una intimità più ricca, complessa, creativa, una comprensione più profonda di sé, ossia più accettante degli aspetti positivi e negativi di sé, degli aspetti contraddittori di sé
b) scoprire assieme al paziente i significati inconsci della propria mente e utilizzarli per costruire assieme a lui nuovi significati, modalità alternative di relazione psicologica con sé e le altre persone
c) raggiungere una maggiore autostima, una maggiore sicurezza in se stessi senza che questo ostacoli il rapporto tra se stessi e gli altri. L’obbiettivo è quello di sviluppare sia la stima di sé, sia l'empatia e la comprensione autentica degli altri e dei loro stati d’animo
d) sviluppare una vita relazionale più complessa ed equilibrata; raggiungere un punto di vista alternativo e più accettante degli altri nei loro aspetti positivi e negativi, desiderati e temuti
La relazione di fiducia e l’alleanza con il paziente è fondamentale. Uno psicoanalista preparato ed empatico, infatti, è consapevole che non esiste una visione assoluta e incontestabile del mondo.
Lo psicoanalista accetta il sistema di significati del paziente senza colpevolizzarlo, senza presumere di saperne più di lui. E in questo modo rende il paziente meno giudicante verso sé stesso. Ciò, a sua volta, lo aiuta, nel tempo, ad esplorare creativamente maniere alternative e meno rigide di relazione con il mondo psicologico proprio e altrui.
Una corposa letteratura stabilisce una netta distinzione tra psicoterapia ad orientamento psicoanalitico e psicoanalisi. In realtà le loro differenze sono molto sfumate e, ancora oggi, fortemente dibattute nella comunità scientifica (leggi il contributo in proposito di Migone). In generale la psicoterapia psicoanalitica propone sedute monosettimanali della durata di 45 minuti circa. La psicoanalisi invece propone sedute almeno bisettimanali, anche in tal caso della durata di 45 minuti.
L’efficacia della psicoanalisi e della psicoterapia psicoanalitica è dimostrata da numerose ricerche empiriche (leggi qui).
La ricerca scientifica ha dimostrato che i trattamenti psicoanalitici producono miglioramenti clinici rilevanti in molti casi di psicopatologia. Gli interventi di uno psicoterapeuta psicoanalitico sono empiricamente correlati a risultati positivi nel trattamento di particolari disturbi psicologici.
Nello stesso tempo la psicoanalisi promuove risultati psicologici stabili nel tempo, che perdurano anche dopo la fine della terapia ed in maniera più evidente rispetto ad altri modelli di psicoterapia. In effetti la psicoanalisi sembra determinare una modificazione globale e profonda della struttura psicologica dei pazienti.
Il dottor Morelli Daniele ha una tale sensibilità e capacità di entrare nel sentire profondo delle persone da entrare in sintonia con loro e avviare i giusti percorsi riabilitativi di cui necessitano.
Ho avuto modo di conoscere il dottor Morelli Daniele tramite un caro amico e subito ho percepito la passione che egli ha per il suo lavoro e la conoscenza della materia che tratta.
Professionista preparato e competente, ha la capacità di metterti a proprio agio, consiglio vivamente.
È un professionista che svolge il suo lavoro con professionalità e accuratezza. Sicuramente una persona da consigliare ad occhi chiusi.
Empatico professionale, sa come mettere a proprio agio un paziente. Tenace e sensibile allo stesso tempo.
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